Smartworking

Anche grazie alla collaborazione con importanti partner tecnologici, aiutiamo le Aziende e le Pubbliche amministrazioni nello sviluppo, monitoraggio e gestione di progetti di Flessibilità organizzativa e Smartworking finalizzati ad innovare l'organizzazione del lavoro e a facilitare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, coinvolgendo tutte le componenti interessate: umana, organizzativa e tecnologica.

Il nostro approccio


Lo Smartworking o lavoro a distanza, conosciuto in Europa e nel mondo anche come Telework,  Flexible work, e-Work e nel nostro paese, anche come Lavoro agile, è una opportunità organizzativa  che si caratterizza  per lo sviluppo di pratiche alternative in risposta a problemi ed esigenze non più eludibili nella vita sia economica che sociale, che si è rivelata indispensabile nel corso della pandemia da COVID-19 per salvaguardare la diffusione dell'infezione e l'economia dei paesi.

Tecnicamente è un lavoro svolto a distanza attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), che permette di superare le limitazioni dovute alla localizzazione fisica: l’attività viene svolta indipendentemente dalla località, il che significa che può essere svolta in un ufficio, una casa, un mezzo in movimento, un centro satellite, un telecentro, un’azienda virtuale o qualsiasi altro sito.

La delocalizzazione del posto di lavoro tramite le ICT non comporta solo una inversione della tradizionale relazione di distanza nel lavoro – non è più il luogo di lavoro ad essere distante e che va raggiunto, ma sono i referenti del proprio lavoro (azienda, colleghi, clienti, utenti, ecc.) ad essere distanti e con i quali si può interagire in tempo reale – ma ne risulta cambiata la stessa concezione di tempo di lavoro: il lavoro diviene più flessibile e rispondente alle esigenze individuali, organizzative, sociali.

Lavorare senza confini spaziali né temporali comporta un mutamento dei modi di essere e di operare delle organizzazioni e dei lavoratori, rappresenta un modo di lavorare alternativo a quello che si solitamente svolge tra le mura aziendali ed in grado di favorire la creatività individuale e collettiva. Il successo di un’azienda che sceglie di adottare questa nuova modalità di lavoro si misura, infatti, sul grado di innovazione che le persone portano all’interno dell’organizzazione, ovvero nel contributo di idee di ciascun lavoratore.

Il lavoro a distanza favorisce la virtualizzazione dell’impresa, la rende più snella, rapida e produttiva. Ma tutto ciò non può prescindere dall’aumento della soddisfazione nel lavoro dei lavoratori.


Metodologie e strumenti

I nostri progetti di Smartworking  sono progettati sulla base di un'attenta analisi preliminare, progettati e gestiti in maniera personalizzata in base alle specifiche esigenze aziendali. Le fasi che compongono il processo sono le seguenti:

  • ANALISI DELLE ATTIVITA' LAVORABILI A DISTANZA, finalizzata all’individuazione delle aree di applicazione, delle competenze e dei requisiti necessari all’introduzione di modalità di Smart working Hybrid o Remoto;

  • ANALISI DELLA PRONTEZZA AL CAMBIAMENTO, volta ad individuare i fabbisogni di competenze ed eventuali criticità socio-psicologiche attraverso la somministrazione di un questionario strutturato e la realizzazione di Focus group;

  • PROGETTAZIONE E IMPLEMENTAZIONE SMART WORKING, finalizzata alla messa a punto del progetto di Smart work, condiviso con i lavoratori e le parti sociali, basato sulle esigenze e peculiarità aziendali, comprese le modalità di monitoraggio e valutazione,  le attività di informazione e formazione rivolte a manager e lavoratori;

  • MONITORAGGIO E VALUTAZIONE SMART WORKING, volte al controllo costante delle innovazioni introdotte attraverso la raccolta di tutti i feedback necessari a verificare i risultati ottenuti nell’arco di tempo considerato e a individuare le misure di miglioramento da adottare per assicurare efficacia ed efficienza del lavoro e salvaguardare la salute e il benessere dei lavoratori .

Riteniamo che il coinvolgimento diretto dei lavoratori effettuata attraverso la somministrazione del questionario e la realizzazione di Focus group, siano strumenti utili ad una migliore rilevazione delle competenze necessarie e per l' identificazione di eventuali criticità.  L'Analisi delle competenze e della prontezza al cambiamento costituisce inoltre un prezioso momento informativo per l’engagement dei lavoratori.     

A questi strumenti si aggiungono i progetti di formazione manageriale progettati ad hoc (vedi la pagina Eventi formativi), particolarmente indicati nelle fasi di introduzione di forme di lavoro a distan

L’introduzione di modalità di lavoro flessibili a distanza possono anche accompagnarsi al ricorso a molteplici strumenti volti a migliorare la motivazione e il benessere psico-sociale delle risorse umane, quali interventi l'introduzione di misure di conciliazione e azioni positive. 


PER SAPERNE DI PIU'

Normativa per il lavoro a distanza nel settore privato

Nel nostro Paese il Lavoro Agile  è disciplinato dalla Legge n.81 del 22/05/17  "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato" (testo scaricabile in formato PDF qui sotto).   La legge n. 81/2017  pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone). Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall'INAIL nella Circolare n. 48/2017 (testo scaricabile in formato PDF qui sotto).  

In base alla normativa, a partire dal 15 novembre 2017, le aziende sottoscrittrici di accordi individuali di Smartworking possono procedere al loro invio attraverso l'apposita piattaforma informatica messa a disposizione sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nel 2020 la normativa emergenziale ha derogato alla disciplina legale prevista dalla Legge 81/2017,  per essere adeguata alle esigenze derivanti allo stato di pandemia in cui è entrata l’Italia. 

La disciplina introdotta in fase emergenziale consente dunque l’applicazione del lavoro agile senza l’accordo delle parti. 

A dicembre 2021 la definizione del "Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità Agile" tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali  e le Parti sociali interviene  per sostituire la disciplina emergenziale e per integrare la Legge 81/2017, sulla base delle esigenze lavorative e di vita emerse con l’ampio utilizzo dello Smartworking.

Per conoscere gli ultimi aggiornamenti consultate il nostro Blog.

Per qualsiasi informazione ulteriore contattateci o inviateci una richiesta attraverso il modulo qui sotto: provvederemo a ricontattarvi prima possibile.

PROTOCOLLO NAZIONALE SUL LAVORO IN MODALITÀ AGILE. pdf.pdf
Legge LAVORO AGILE - Legge del 22_05_2017 n. 81 -.pdf
circolare-INAIL-2-novembre-2017-n48.pdf

Normativa per il lavoro a distanza nella pubblica amministrazione


Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, il Lavoro  Agile che già riscontrava una normativa di riferimento a partire dalla legge 16 giugno 1998, n. 191, e poi con d.P.R. 8 marzo 1999, n. 70,   è oggi regolato dall’Accordo quadro nazionale per l’applicazione del telelavoro ai rapporti di lavoro del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni (testo scaricabile in formato PDF qui sotto) emanato il 23 marzo 2000, a seguito dell'emergenza pandemica. In seguito l’articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione recante modalità organizzative per il rientro in presenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni (testo scaricabile in formato PDF qui sotto)  individua l’ambito soggettivo di applicazione delle misure previste dal predetto decreto - tra le quali rientrano quelle per l’accesso al lavoro agile – nel personale dipendente delle amministrazioni.

Il 30 novembre 2021 sono state infine emanate le Linee guida  in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del decreto del Ministro per la pubblica amministrazione recante modalità organizzative per il rientro in presenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni (testo scaricabile in formato PDF qui sotto) le quali, nelle more della regolamentazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi a che disciplineranno a regime il Lavoro agile per gli aspetti non riservati alla fonte unilaterale, sono rivolte a tutte le pubbliche amministrazioni e agli altri enti ad esse assimilati tenuti a prevedere misure in materia di Lavoro agile.  Per il personale docente rimangono in vigore le linee guida già definite,  fatta salva la possibilità di ulteriori regolamentazioni specifiche.


Per conoscere gli ultimi aggiornamenti consultate il nostro Blog.

Per qualsiasi informazione ulteriore contattateci o inviateci una richiesta attraverso il modulo qui sotto: provvederemo a ricontattarvi prima possibile.

Accordo quatro SW PA.pdf
Decreto-modalità-per-il-rientro-in-presenza SW PA.pdf
LINEE GUIDA Lavoro Agile nella PA 30_11_2021.pdf
MODULO DI CONTATTO SMARTWORKING

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