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ICT e Digitalizzazione:  i nuovi rischi emergenti in base ad uno studio dell’OSHA

(by Cinzia Ciacia*)


La digitalizzazione sta cambiando rapidamente il mondo del lavoro e richiede soluzioni nuove e aggiornate in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

La comparsa di tecnologie quali l’intelligenza artificiale (IA), i big data, la robotica collaborativa, l’internet delle cose, gli algoritmi, le piattaforme di lavoro digitali e, al tempo stesso, un importante aumento della popolazione che lavora a distanza comporta opportunità per i lavoratori e i datori di lavoro, ma anche nuove sfide e rischi per la Salute e Sicurezza nel lavoro (SSL). Il superamento delle sfide e dei rischi e l’ottimizzazione delle opportunità dipendono dal modo in cui le tecnologie vengono applicate, gestite e regolamentate nel contesto delle tendenze sociali, politiche ed economiche.

Sulla base del suo studio previsionale sulla digitalizzazione e la SSL, l’EU-OSHA sta conducendo un progetto di ricerca, «panoramica della SSL» (2020-2023), per fornire informazioni approfondite per le politiche, la prevenzione e la pratica in relazione alle sfide e alle opportunità della digitalizzazione nel contesto della SSL.


Lo studio previsionale

Lo studio   realizzato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) si propone di fornire ai responsabili politici, ai ricercatori e ai luoghi di lavoro informazioni affidabili sui potenziali effetti della digitalizzazione sulla SSL, affinché si possa agire in modo tempestivo ed efficace per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Lo studio effettuato ha prodotto una serie di scenari fino al 2025 che considerano i potenziali impatti che gli sviluppi nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e i cambiamenti nei luoghi di lavoro (compreso lo sviluppo del mercato unico digitale dell'UE) possono avere sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. L'obiettivo dello studio è quello di informare i responsabili delle decisioni dell'UE, i governi degli Stati membri, i sindacati e i datori di lavoro sui rischi nuovi ed emergenti,  in modo che possano prendere decisioni efficaci per il futuro della sicurezza e della salute sul lavoro.


Metodologia di analisi

Lo studio è stato svolto in tre fasi distinte:

-  La fase 1 ha previsto l'identificazione dei principali fattori contestuali del cambiamento che potrebbero contribuire a creare rischi nuovi ed emergenti associati alle TIC e ai cambiamenti nel luogo di lavoro. Ciò è stato ottenuto mediante  un’analisi prospettica, seguita da una consultazione che ha coinvolto interviste strutturate e un sondaggio web con una serie di esperti e pensatori chiave.

- Nella fase 2 sono stati sviluppati gli scenari. Il primo passo è consistito nello sviluppo di una serie di "scenari di base" che descrivono visioni possibili e plausibili del mondo del lavoro nel 2030 modellate dai fattori chiave del cambiamento della fase 1. A ciò ha fatto seguito un workshop multidisciplinare che ha coinvolto una sezione trasversale rappresentativa di partecipanti, tra cui esperti in materia di TIC e SSL, per esplorare le future sfide e opportunità in materia di SSL associate alle TIC e all'ubicazione sul posto di lavoro in ciascuno scenario. In un ulteriore workshop con i responsabili politici sono stati testati e perfezionati gli scenari risultanti per quanto riguarda il loro utilizzo per lo sviluppo di opzioni strategiche che affrontino le future sfide in materia di SSL individuate.

-  La fase  3 ha visto la realizzazione di una serie di workshop in tutta Europa per promuovere i risultati del progetto e l'uso degli scenari come strumento per affrontare le future sfide in materia di SSL associate agli sviluppi nelle TIC e nei luoghi di lavoro.

 

I risultati dello studio

Di seguito l’indice con i link ai risultati dello studio:

  Identificazione dei rischi nuovi ed emergenti

  Stampa 3D e produzione additiva: le implicazioni per la SSL

  Una rassegna sul futuro del lavoro: scambi di lavoro online o crowdsourcing

  Una rassegna sul futuro del lavoro: farmaci che migliorano le prestazioni

  Una rassegna sul futuro del lavoro: la robotica

  Elettromobilità

  Previsione dei rischi nuovi ed emergenti per la sicurezza e la salute sul lavoro associati alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e ai luoghi di lavoro entro il 2025

  Studio di previsione sull'economia circolare e i suoi effetti sulla sicurezza e la salute sul lavoro

  Lavoro mobile supportato dall'IT: una sfida per la SSL e i fattori umani

  Monitoraggio dei rischi nuovi ed emergenti

  Tecnologia di monitoraggio: la ricerca del benessere del 21° secolo?

  Il futuro del settore (e)retail dal punto di vista della sicurezza e della salute sul lavoro.

 

Fonte: @Europeanagencyforsafetyandhealthatwork. 


Ulteriori informazioni

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*Sociologa, fondatrice Palinsesto per l'innovazione


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Novità normative in arrivo sul fronte Smartworking

(by Cinzia Ciacia)

 

Di recente sono state emanate alcune importanti disposizioni  in materia di Lavoro agile o Smartworking di cui vi diamo di seguito conto.

Proroga del regime smart fino al 31 luglio

I lavoratori non statali, aventi almeno un figlio sotto i 14 anni, potranno godere del regime smart fino al 31 luglio. Ma a una condizione: l’altro genitore (ancora occupato) non deve essere beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa.

Lavoro agile usufruibile anche senza accordi individuali

L’aggiornamento introdotto in sede di conversione in legge del Decreto riapertura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rende la modalità agile usufruibile anche in assenza degli accordi individuali e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.

Soggetti a rischio contagio e fragili

Potranno godere del regime di smartworking fino al 31 luglio anche tutti quei lavoratori che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, vengono riconosciute come persone a rischio contagio alto. Rimane confermato il regime di tutela per i lavoratori fragili, con diritto allo smartworking fino al 30 giugno.

Proroga modalità semplificate

Fino al 31 agosto sono prorogate conclude le modalità di comunicazione semplificata per lo smartworking per tutti i lavoratori del settore privato, senza necessità di sottoscrizione di accordi individuali tra azienda e lavoratori.

 Fonte: @Ministerodellavoroedellepolitichesociali


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Linee guida sul Lavoro agile nella pubblica amministrazione

(by Cinzia Ciacia*)

Sono state pubblicate sul sito della Funzionepubblica le linea guida sul  Lavoro agile -  o Smart working - nella pubblica amministrazione, frutto del confronto del Ministro della Funzione Pubblica con le Organizzazioni sindacali.

Il documento si articola nelle seguenti parti:
- Parte Prima, relativa all'ambito di applicazione del  Lavoro agile;
- Parte Seconda, in cui vengono trattate le condizioni per l'accesso alla prestazione lavorativa in forma agile.

In particolare, per quanto riguarda la Parte Prima, si fa riferimento, all'ambito soggettivo di applicazione,  rappresentato dal personale dipendente dell'amministrazione pubblica (32.000 amministrazioni pubbliche)   personale docente escluso, per cui rimangono in vigore le Linee guida già definiti (fatta salva la possibilità di ulteriori regolamentazioni specifiche).

Per quanto attiene alla Parte Seconda,  essa contiene diversi articoli i quali approfondiscono i profili relativi a:
a) l’invarianza dei servizi resi all’utenza;
b) l’adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile, assicurando comunque la prevalenza per ciascun lavoratore del lavoro in presenza;
c) l’adozione di appositi strumenti tecnologici idonei a garantire l’assoluta riservatezza dei dati e delle informazioni trattati durante lo svolgimento del lavoro agile;
d) la necessità per l’amministrazione della previsione di un piano di smaltimento del lavoro arretrato, ove accumulato;
e) la fornitura di idonea dotazione tecnologica al lavoratore;
f) la stipula dell’accordo individuale di cui all’articolo 18, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81, cui spetta il compito di definire: 1) gli specifici obiettivi della prestazione resa in modalità agile; 2) le modalità ed i tempi di esecuzione della prestazione; 3) le modalità ed i criteri di misurazione della prestazione medesima, anche ai fini del proseguimento della modalità della prestazione lavorativa in lavoro agile;
g) il prevalente svolgimento in presenza della prestazione lavorativa dei soggetti titolari di funzioni di coordinamento e controllo, dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti;
h) la rotazione del personale in presenza ove richiesto dalle misure di carattere sanitario.
In particolare le Linee guida distingono nettamente tra Lavoro agile in cui "La prestazione lavorativa in modalità agile è svolta senza un vincolo di orario" (Parte Seconda, art. 4), mentre per quanto riguarda il Lavoro remoto  "può essere prestato anche con vincolo di tempo e nel rispetto dei conseguenti obblighi di presenza derivanti dalle disposizioni in materia di orario di lavoro, attraverso una modificazione del luogo di adempimento della prestazione lavorativa che comporti la effettuazione della prestazione in luogo idoneo e diverso dalla sede dell'ufficio al quale il dipendente è assegnato". 

Fonte: @Funzionepubblica

Ulteriori informazioni

Il testo completo delle Linee guida del Lavoro agile nella PA è scricabile sulla nostra pagina dedicata https://www.palinsestoperlinnovazione.it/ricerca-consulenza-organizzativa/smart-work-azioni-positive...

*Sociologa, Fondatrice Palinsesto per l'innovazione


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109° Conferenza internazionale sul lavoro

E’ in corso dal 7 fino al 19 giugno la 109° Conferenza Internazionale sul Lavoro a cui partecipano i rappresentanti di 187 Stati membri dell'ILO, riuniti per discutere di questioni relative al mondo del lavoro, inclusa una ripresa incentrata al post pandemia COVID-19.

Segui i dibattiti dei rappresentanti dei governi, dei lavoratori e dei datori di lavoro

https://www.ilo.org/ilc/ILCSessions/109/lang--en/index.htm

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